Tutto ha un inizio. E
tutto cominciò anni fa, diciamo con un prequel.
Quella volta, la prima
volta, erano veramente in due, Enrico (per lavoro) e Paolo (come
assistente alle 'varie ed eventuali'). Narrano le leggende che il
raid verso il Nord fu trattato alla stregua di una vasca in piazza:
"Oh, hai da fare? Facciamo un salto ad ESSEN?". Partirono,
e la notizia buona è che arrivarono ed in seguito tornarono,
muovendosi con mezzi più o meno di fortuna: aerei, treni, bus
navetta, a dorso di mulo, su tradotte messicane, cavalli tuareg e chi
più ne ha più ne metta. Ma erano tempi diversi, gente diversa.
Dopo un paio d'anni mi misi di buona lena per organizzare un viaggetto nella Ruhr, perchè mi piace l'incognita ma anche no! Siamo nell'Era Moderna, e un po' di pianificazione per evitare le 'varie ed eventuali' di cui sopra è quasi un impegno morale, gravidi di tecnologia come siamo.
Lo schema si è rivelato
vincente, tanto da essere ripetuto negli anni fino ad oggi, anno
2014, quando ci troviamo alla vigilia della partenza.
Tra pochi giorni torneremo dove Friese spala carbone per alimentare le sue centrali elettriche e dove Rosemberg scambia legna per pecore per sfamare la sua famiglia: in Germania, nella Ruhr, ad Essen, allo Spiel, forti di una forza di 14 elementi svariatamente marcati Merknera. Ludoteca. Forlì.
Tra pochi giorni torneremo dove Friese spala carbone per alimentare le sue centrali elettriche e dove Rosemberg scambia legna per pecore per sfamare la sua famiglia: in Germania, nella Ruhr, ad Essen, allo Spiel, forti di una forza di 14 elementi svariatamente marcati Merknera. Ludoteca. Forlì.

Cosa dire di più? Come
relazionare l'Evento Ludico senza creare doppioni? E' presto detto:
scattando in poche righe istantanee della memoria di piccole grandi
esperienze personali, ricordando luoghi e situazioni che hanno
lasciato un segno durante i nostri Viaggi della Speranza (la Speranza
che, ovviamente, è intesa come speranza di possedere quanto prima
proprio quel Gioco che tu, Italiano che resti in Patria e che ti
accontenterai di una misera e caotica Lucca di lì a poco, avrai
solo dopo che io mi sarò già stancato di provare...tra mesi, e
mesi, e mesi....sempre che tu ce la faccia!). Le cartoline sono
accompagnate dalla classica nota positiva, indicata con il termine
nerd FIGATA, e da quella negativa, evidenziata dall'ancor più nerd
ATAGIF (contrario di 'figata'...)
La prima istantanea, o
cartolina, è doverosa: se il primo amore non si scorda mai, neanche
la prima notte ad Essen può cadere nel dimenticatoio: e il nostro
primo tetto ludico è stato il GOALFEVER. Esempio di architettura
post industriale, trattasi di ex fabbrica metallurgica (siamo o non
siamo in Germania? Siamo o non siamo nella Ruhr? Quindi l'Industria
sta a queste latitudini come la piada vive dentro noi Romagnoli)
trasformata in campi da calcetto e sport vari con annesso ostello e
barettino.
Figata: la camerona da 6
ed il prezzo basso. Il Lidl di fianco, dove fare acquisti incauti di
cibi incauti.
Atagif: il baretto
annesso all'ostello chiude ad un'ora improponibile, subito subito
dopo cena. E dove cavolo si gioca, la sera e la notte....? Qualcuno
di noi, tendente al fighetto, ha un po' disprezzato i bagni in
comune: ma è lì che si incontrano le persone importanti, come gli
standisti (Coreani?) della Swan Panasia, quella delle bustine di
plastica...Che il giorno dopo in Fiera, in mezzo a migliaia di
persone, ti riconoscono e ti salutano!
Passiamo ad un posto
mangereccio: di che cosa ci si nutre in Germania? 'Wurstel,
salsicciotti, birra e pretzel'?. NEIN!!. Si mangia
vegetariano/vegano. E dove si trova un ristorante vegetariano/vegano
nella Terra dell'Insaccato? Allo ZODIAC.
Fidatevi ragazzi, è un gran bel posto, con una gran bella atmosfera. E se parli di Zodiac parli anche di Mr Mo, che in mezzo ad una selva di piante pensili, ti spiega pazientemente come si fa a travasare una weissbier in un bicchiere, con consegnuente lago di birra sul tavolo per chi non ha una sviluppata manualità e riflessi felini. Non banale, il posto, non banale!
Figata: il locale, il
cibo, l'accoglienza, la salsa di fagioli bianchi all'aglio, le
caramelline allo zenzero.
Atagif: ma un wurstelino
non ce lo cucini proprio, Mr Mo...?
Altro alloggio, altro
regalo: si passa al famigerato KOLPING, ritenuto da molti una ex
scuola catto-nazista.
Il nostro amico Anghelo ci fece notare che nel modulo di prenotazione online chiedevano la propria religione. Quindi nicht arabi o atei...? Non lo sapremo mai. Già questo esordio entra di diritto nel campo 'Figata'. Il casermone ricorda l'ambientazione di un set di Dario Argento, non ricordo quale, ma crea un'angosciante sensazione di terrore.
Figata: il baretto
annesso, con cameriera 'birrarifornente' e tavoli per giocare. Senza
limiti di tempo. Solo limiti di birra (al proprio interno).
Atagif: la camera, posta
ad un piano che rasenta il sottotetto (5° o 6°) in concomitanza con
l'assenza di ascensore!...E questo non è bello...
E dopo un alloggio, un
altro distributore di mangime: il DELICIOUS. Dopo un posto vegano,
arrivano i wurstel? No. Arriva Papa Lufu, pieno di Peace e di Love:
Giamaicano d'esportazione, ci propone piatti pseudo africani.
Qui Orc Meeple dissente.
Ha intravisto pastella fritta galleggiare nel brodo. Ma lui è un po'
fighetto...gli orchi amano la cucina stellata!
Figata: Papa Lufu ed il
suo scagnozzino ariano. Un giamaicano che gestisce un ristorante
africano in Germania, che ha come 'burdèl di sciafòn' un ragazzo
alto, biondo e con occhi azzurri non può che suscitare lazzi e buon
umore negli avventori ludici!
Atagif: il locale un po'
angusto legalizza la sgomitata durante il pasto.
In mezzo a tutti questi
Luoghi della Memoria metterei anche il CAFE NORD, che un anno
trovammo per caso vagabondando per il centro storico della città,
l'anno dopo perdemmo (ricerca senza risultato in una notte gelida
-non sapevamo ancora il nome-) ed il giorno dopo ritrovammo, con
adiacente pub punk (qualcuno di noi ci si trovò benissimo). Del Cafe
Nord ricordo una serata con gruppo rock live e prosperosa cassiera
collocata all'ingresso che scambiammo, appunto, per cassiera. Ma
vendeva solo tabacchi.
Ricordo con piacere anche
il BOLL, dove pernottammo un paio d'anni, un albergo con architettura
alla 'motel americano per coppiette clandestine on the road' e
camerette per 2.
Atagif: le scritte nel
parcheggio che sensibilizzavano gli avventori a non lasciare oggetti
di valore in auto, pena furto sicuro.
Ecco, questa è la mia
Essen. Tra una partita e l'altra, tra una scatola e l'altra, tra un
dinamometro (strumento indispensabile per non eccedere il peso in
stiva Ryanair...) ed un bagaglio a mano!
Io sono Red Meeple. Alla
prossima. Da Essen...?
non essendo un esperto di giochi devo ringraziare Paolo per la mia esperienza ad Essen, ho un ricordo fantastico e onirico delle giornate passate nella folla concitata, vivendone i vari stadi; dalla mattina "ragazzi oggi vedremo TUTTO il padiglione principale", dopo pranzo: "ok ma almeno un giro dai pallets non può mancare, fino all'orario di chiusura "ragazzi il sacro graal è allo stand 14B caricaaaa!!!". il giorno dopo stesso entusiasmo... (in tre giorni ho conquestato 2 graal)
RispondiEliminaNell'articolo ho dimenticato di inserire la foto del citato gioco deprezzato l'anno successivo. Potrei tacere per compassione, ma dedico a Yellow Meeple il titolo: "Merkator". Finito in Math Trade.....Tanto lo ritrovo a 5 euro...
RispondiEliminabellissimo articolo, fa venire voglia di venire con voi :)
RispondiEliminaDanke! Se pesi meno di 15 chili ti carico in valigia!
RispondiEliminaGoalfever, KolpingHaus, Zodiac e DeliciousEssen sono tutte scoperte dell'agenzia "GermanFarmerUberalles Travel". Ricordatevelo, davanti ai vostri Samosas e ai vostri piacevoli giacigli.
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