giovedì 13 novembre 2014

Serate di gioco - Mercoledì 12 Novembre 2014 - Patchistory, Redacted, Antike II e Perudo

Come avevamo scritto nel post di presentazione, questo blog nasce per parlare di giochi da tavolo.
Detta così potrebbe apparire banale, ma quello che sto cercando di dire è che cerchiamo di affrontare l'argomento a 360 gradi..
Non vogliamo che questo sia solo un contenitore di recensioni, di interviste e di articoli più o meno tecnici.
Di blog del settore ce ne sono molti e anche di particolarmente validi.
Vogliamo parlare di giochi, ma anche di giocatori, di acquisti compulsivi, di partite, insomma di emozioni.
Sì perchè alla fine le emozioni sono il motore che anima ogni passione.


Così iniziamo oggi a pubblicare qualche report delle nostre serate del mercoledì, che si tengono presso il Cosmonauta di Forlì.
Ieri è stata una serata particolarmente affollata, cosa che ci fa sempre molto piacere!
Il menù prevedeva due tavoli di Patchistory, uno di Antike 2, uno di Redacted e alcuni tavoli di fillerini tipo Perudo e affini per i giocatori più occasionali.

Io ero impegnato ad un tavolo di Patchistory, di Yeon-Min Jung e Jun-Hyup Kim.
Come avrete intuito dai nomi degli autori, si tratta di un gioco che viene da molto lontano, ossia dalla Korea.
In verità è un gioco del 2013, ma quest'anno è stata pubblicata dalla dV giochi l'edizione italiana.
Quella di ieri sera era una partita di prova, per prendere familiarità con il regolamento.
Il gioco alla fine si è rivelato non particolarmente complesso, anche se piuttosto articolato.

Tavolo di Patchistory, le prime rotte commerciali sono già state tracciate è ora di dichiarare guerra! 

Si tratta di un titolo appartenente alla categoria dei giochi di civilizzazione senza plancia centrale, cosa che lo ha messo in competizione diretta con Nations e Through the Ages.
Per complessità e difficoltà probabilmente si piazza idealmente fra i due titoli sopra citati, risultando tutto sommato molto equilibrato.
Quello che lo caratterizza, differenziandolo dai titoli concorrenti, è la meccanica centrale di "patchwork".
Ad ogni turno le carte acquisite che rappresentano leader, meraviglie, territori, ecc..., vanno giocate in modo da coprire parzialmente le carte piazzate in precedenza.
Ci sono ovviamente diverse regole da seguire nel piazzamento, tipo l'impossibilità di coprire il mare, leader e meraviglie non possono essere parzialmente coperti e così via.
Questo costringe spesso a sacrificare parti della civiltà, contro la propria volontà.
Come in tutti i giochi di civilizzazione è richiesto un giusto bilanciamento delle varie risorse.
Il cibo serve a mantener la popolazione (indispensabile per la raccolta di risorse), il ferro serve sia per le battaglie che per le costruzioni, la cultura per i punti vittoria, i punti politici per le azioni diplomatiche e le azioni in generale, il denaro per acquistare le espansioni della propria civiltà, insomma gli elementi centrali di un gioco di civilizzazione ci sono tutti.

Gli albori della mia civiltà.

Ora con una partita incompleta è impossibile esprimere un parere ponderato, quello che posso dire di pancia è che mi è sembrato molto importante non trascurare politica e denaro.
Come dicevo poc'anzi, tutto è comunque importante e mi sembra che sia stato fatto un buon lavoro di bilanciamento.
Le carte sono bi-facciali e vanno alternati lati bianchi e lati neri.
A seconda dell'ordine e di quelle che effettivamente escono si possono generare combo più o meno interessanti, ma comunque sempre diverse.
Di fatto il gioco obbliga ad un approccio più tattico rispetto ad un Through the Ages (tanto per fare un esempio).
Questo aspetto me lo ha fatto sentire molto più vicino a Nations che non al titolo di Vlaada Chvátil.
Molto interessanti le rotte commerciali che permettono di generare risorse e il modo in cui è stata implementata la guerra.
Quest'ultima offre un buon livello di interazione, senza risultare troppo distruttiva ed eccessivamente penalizzante per chi ne subisce le conseguenze.
Interazione garantita anche dall'asta di inizio turno per l'acquisizione dei territori, gestita in un modo che mi ha ricordato Peloponnes di Bernd Eisenstein.
Come tutti i giochi di civilizzazione parte un po' lento e nei primi turni non è possibile fare più di tanto.
A mano a mano che la civiltà si espande le cose da gestire e da pianificare aumentano esponenzialmente, obbligando a fermarsi un attimo a riflettere.

Che risorse saranno nascoste dietro questo schermo...

Non siamo riusciti a completare la partita perchè molto probabilmente ci sarebbe servita un altra oretta e forse anche qualcosa di più, ma si era già fatta mezzanotte.
Essendo mercoledì, non ci si poteva permettere orari folli e così tutto è stato riposto nella scatola.
Secondo me avremmo toccato tranquillamente le tre orette.
Come prima partita non è un risultato particolarmente strano, considerate le necessità di consultare il manuale per fugare i dubbi, il fatto di non conoscere le carte e così via.
Secondo me, una volta superato il rodaggio è un gioco che può stare nelle due ore e mezza, a patto che le fasi di produzione e gestione, vengano gestite in contemporanea.
Certo non sono poche, ma per giochi tipo queste non sono neanche troppe! :)

Tutto chiaro no?

Dal punti di vista dei materiali è stato fatto un buon lavoro. Non so ancora se siano presenti errori di traduzione o meno, nella partita di ieri sera, non è emerso nulla di allarmante.
Unica preoccupazione le carte sono un po' sottiline e forse imbustarle potrebbe non essere una cattiva idea.
Molte belle anche le illustrazioni, alcune delle quali molto evocative.
Cos'altro aggiungere... poco perchè altrimenti diventa una recensione vera e propria!
Tronando alla "concorrenza", ritengoThrough the ages un grande gioco, penalizzato da tempi proibitivi; Nations forse un po' meno profondo, ma più "gestibile" (e quindi preferibile) e con diverse soluzioni per mio gusto migliori, tipo la gestione della guerra.
Patchistory prende un po' di buono sia dall'uno che dall'altro, condendo il tutto con l'interessante meccanica di Patchwork.
A me è piaciuto davvero tanto e non vedo l'ora di giocare una partita completa.
Per dovere di cronaca ho sentito pareri più tiepidi provenire dall'altro tavolo.
Credo che sia un gioco capace di dividere, o si ama o si odia.
Mi ha giusto colpito qualche commento negativo da parte di giocatori che apprezzano Nations, dato che, come dicevo, io leggo diversi punti di contatto.
Qualche dubbio sulla scalabilità... non so quanto possa essere interessante in due, da provare...

Per chi fosse eventualmente interessato a procurasi Patchistory, noi abbiamo acquistato il gioco dagli amici del Magic Store, il gioco è comunque come sempre disponibile anche dai ragazzi di playagame.

La lotta per la conquista del mondo è ormai iniziata!

Passando al tavolo dietro al nostro, si giocava a Redacted, gioco di Katalin Nimmerfroh, Dávid Turczi, Mihály Vincze, che ha sfruttato la piattaforma Kickstarter.
Alla voce categoria della scheda di Bgg si può leggere "Bluffing, Spies/Secret Agents".
Quello che posso dirvi è che la scatola nera con la cravattina disegnata è molto elegante! :)

Ecco il tavolo di Redacted, notare la cravatta sulla scatola!

Credo che il gioco sia piuttosto caciarone e dalla durata molto contenuta.
Nonostante al tavolo fossero in 6, noi avevamo appena iniziato la nostra partita a Patchistory e loro avevano già terminato!
I materiali non mi sono sembrati niente male.

Per quanto riguarda Antike 2, è ormai un classico.
Grande gioco di Mac Gerdts con l'immancabile rondella che lo ha reso famoso.
Non lasciatevi ingannare dal nome, si tratta di Antike con un restyling che ha portato miglioramenti grafici e di gameplay.
Non un titolo completamente nuovo quindi, ma una versione perfezionata del già ottimo Antike.

Ecco i ragazzi alle prese con Antike.

Su Perudo cosa posso dire... il buon Kukri ha intrattenuto con i suoi fillerini giovani giocatori e giocatrici che muovono i primi passi nel nostro mondo!
Ormai è diventato un ruolo quasi "istituzionale" e quindi ringraziamo ufficialmente Kukri che "sacrifica" la possibilità di provare titoli con un po' più di spessore, per diffondere il "verbo".
Il sacrificio è volutamente scritto fra virgolette perchè onestamente vedendolo ridere e scherzare con dei giovani (ma soprattutto con DELLE giovani) rollando dei dadi, mentre a noi fumava il cervello per sfamare la nostra popolazione... non so chi l'abbia studiata meglio! :)


Kukri e universitarie impegnati/e a perudo su tavolo in metallo!

Nota di colore, Perudo è stato giocato sull'unico tavolino di metallo in tutto il pub e ogni volta che i bicchieri venivano appoggiati con forza sul tavolo si produceva un simpatico boato che faceva saltare qualcuno sulla sedia specie i più concentrati! :)

Una bellissima serata trascorsa insieme agli amici, una di quelle cose per cui vale la pena vivere, grazie ragazzi vi voglio bene! :)

Un'ultima carrellata di foto e ci vediamo su queste pagine al prossimo report o meglio di persona se ci verrete a trovare.

Vi aspettiamo!

I cervelli cominciano a fumare...

Ma come sempre, quando il gioco si fa duro...

Setup di Patchistory

Plancia di Antike 2

Secondo gruppo impegnato in Patchistory, come vedete qui le civiltà si sono espanse maggiormente, occupando ben non uno, ma due tavoli

scritto da Yellow Meeple.

1 commento:

  1. Tavolo di metallo?
    Quisquiglie, posso fare di peggio, moooolto peggio :-)

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